mercoledì 17 febbraio 2016

Arcobaleno: l’incanto tra le gocce #pensapulito

Sette incredibili colori, dal viola al rosso passando per l’indaco, il blu, il verde, l’arancio e il giallo rallegrano i cieli dopo un temporale.

L’arcobaleno è un fenomeno ottico dovuto alle gocce di acqua sospese nell'aria e la luce solare che brilla da dietro crea uno spettro quasi continuo di luce nel cielo. Ma l’arcobaleno può anche essere visibile dove ci sono le cascate o spruzzi di acqua, poiché anche in questo caso sono le tantissime goccioline in sospensione a crearlo.

Quest’arco multicolore ha scatenato da sempre la mitologia e la fantasia di poeti, scrittori, artisti.

Ad esempio un'antica leggenda Irlandese racconta che dove finisce un arcobaleno si trovi una pentola piena d'oro che viene sorvegliata da un folletto o uno gnomo per impedire ai non meritevoli di impossessarsi del tesoro.

Nella mitologia greca l'arcobaleno era considerato un fenomeno atmosferico affascinante e legato alle divinità: si pensava fosse un sentiero in grado di collegare la terra al paradiso.

Secondo usanze contadine, invece, l’arcobaleno è un dono che si crea nel cielo quando nasce un bambino ed è il simbolo di un patto d’amore di Dio con il mondo e l’umanità.

L’arco nel cielo affascina e ammalia tutti e ogni volta che lo si vede è un’emozione. Infatti Romano Battaglia in Oltre l’amore ha scritto “Il cielo, con le sue nubi, le piogge, l’arcobaleno, le stelle e il sole, è lo spettacolo più bello del creato”; mentre Pablo Neruda si domandava “Dove finisce l’arcobaleno, nella tua anima o all'orizzonte?”. La risposta a questa domanda l’hanno data diversi scrittori paragonando l’arcobaleno alla vita: tra queste una delle più belle è quella di Laura Tangorra che sottolinea come “Se il sole può donare al cielo il suo arcobaleno più bello solo dopo un temporale, anche la vita, forse, ci maltratta un po' per poterci offrire qualcosa di prezioso".
Un pensiero che fa riflettere e che richiama la filosofia indiana che afferma come la vita sia paragonabile a un arcobaleno: ci vuole la pioggia e il sole per vederne i colori.

Colori che danno un’emozione, colori che scaldano, colori che fanno nascere un sorriso, colori che semplificano la vita, colori che fanno apprezzare il mondo.

I colori sono tutti intorno a noi, danno forma e sostanza alle cose, caratterizzano e personalizzano, ma per apprezzare e vedere i colori di un arcobaleno è necessario apprezzare la pioggia come diceva Paolo Coelho.


Personalmente una delle frasi che apprezzo di più sull'arcobaleno e che rappresenta maggiormente il senso della vita si trova in un film, e precisamente in un film di animazione – L’era glaciale 4 – dove il simpatico bradipo Sid afferma che “anche se le cose sembrano andare male, c'è sempre un arcobaleno dietro a ogni nuvola”.

Ma non sono solo gli scrittori a liberare la fantasia, anche i fotografi non sono immuni: amano infatti l’arcobaleno poiché sa donare magia e carattere a ogni singolo scatto, anche se banale… io ad esempio non so resistere e quando vedo un arco colorato in cielo mi fermo per bloccare quell'emozione. Non sto particolarmente attenta al paesaggio, ma punto all'arcobaleno così fragile ed effimero ma allo stesso tempo così catalizzante.

Riuscire a cogliere l’istante durante il quale le nubi si squarciano e il sole riesce a penetrare attraverso quella spessa coltre è un momento magico: per me rappresenta uno spettacolo unico, durante il quale il cielo comincia a pulirsi e a mostrare la propria bellezza. Nello stesso modo tutti noi dovremmo poterci ripulire da quanto di brutto ci accade – direttamente, alle persone a noi care o nel mondo – proprio come insegna il progetto #pensapulito.

Voglio perciò condividere con voi la bellezza di alcuni arcobaleni nei quali mi sono imbattuta durante i miei viaggi e che mi hanno letteralmente rapita per la loro maestosità (alcuni ripresi persino dal vetro di una macchina!).


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