martedì 30 giugno 2015

Gironzolando tra i mercati peruviani

I mercati tradizionali, come quelli che ho visitato in Perù, hanno sempre il loro fascino perché si riesce ad entrare in contatto con la gente, capire come vivono e quali sono le abitudini.

Io amo girare tra i mercati e la gente perché è un modo per venire in contatto, senza disturbare, con la popolazione. Sono luoghi ricchi di vita, di calore umano, sono vivaci sia per le merci sia per le persone. È bellissimo passeggiare, ammirare… fotografare.

In quelli più turistici, i venditori sono abituati a contrattare e a fermare i turisti, mentre in quelli tradizionali e più interni aspettano solo un tuo cenno e una tua richiesta.
Frutta, patate, mais, carne, formaggi e stoffe variopinte caratterizzano i mercati peruviani, sia quelli più turistici sia quelli locali dove è ancora in uso il treque, il baratto.

Il mercato è un caleidoscopio  di colori tra i quali solo l'occhio esperto riesce a distinguere le varie comunità quechua. La guida infatti raccontava che il cappello, le frange, i colori, i nodi indicato lo stato sociale e la comunità.
Il mercato di San Pedro, a Cusco, è il grande mercato coperto cittadino, è aperto tutti i giorni, tutto il giorno. Qui si trovano banchi tradizionali di frutta, verdura e alimentari in genere.
Il mercato di Pisac è quello più turistico, si svolge la domenica e purtroppo ci sono soprattutto artigianato, abbigliamento per turisti e souvenir.
Il mercato di Puerto Maldonado è il luogo in cui convergono i prodotti agricoli coltivati in Amazzonia: qui si trovano oltre a frutta e ortaggi anche le medicine naturali prodotte sfruttando le piante e le erbe e che si basano sul sapere e i riti degli sciamani.

E poi c’è il Perù vero, quello interno, delle valli andine dove i mercati sono composti di vasi, terracotte, verdure, animali e stoffe, dove ogni comunità porta ciò che ha e lo scambia con ciò che occorre per il sostentamento.



È un’emozione, noi ci siamo andati con una guida del posto e abbiamo girato indisturbati, ammirando e imparando.

Nessuno ha fatto caso a noi…o, meglio, non hanno dato peso alla nostra presenza.






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