mercoledì 8 ottobre 2014

Quando l’unione fa la differenza


Tecnologia, ingegno, impegno e soluzioni all’avanguardia: questo è il mix che ha permesso a venti team di partecipare alla competizione Solar Decathlon Europe. Ma per vincere, è indispensabile una marcia in più: il lavoro di squadra


Passione, creatività, innovazione, ricerca, emozioni e voglia di credere in un futuro migliore, in un mondo dove la sostenibilità ambientale è il fulcro di tutto. Questo è il messaggio che gruppi di studenti provenienti da tutto il mondo hanno voluto lanciare ai professionisti di ogni settore, alle persone e a loro stessi.
A luglio a Versailles si è svolto il concorso Solar Decathlon dove è stato possibile constatare e soprattutto “toccare con mano” che le parole efficienza, sostenibilità, green, bioarchitettura e SOCIAL possono convivere tutti insieme. Anzi esplodere in forme costruttive intelligenti, integrate e dal design accattivante.

20 case espressione di tutto questo, 20 soluzioni totalmente diverse, 20 idee che si integrano perfettamente nel contesto abitativo, 20 modi che indicano il nuovo modo di edificare. A un primo impatto sembrava incredibile che ragazzi universitari avessero potuto realizzare soluzioni così innovative e progetti così all’avanguardia. Normalmente si tende a pensare che scuola e “mondo reale” siano troppo scollegati tra loro. Ma non è così: basta dare ai giovani la possibilità di esprimersi per sorprenderci. Parlando con loro ho ricevuto un grande insegnamento: l’umiltà. Mi hanno raccontato l’impegno che hanno messo nel progetto, le ore di lavoro per poter giungere al concorso. Tutti i team hanno sottolineato che tante teste sotto un unico cappello possono trasformare i sogni in realtà.

L’architetto, l’ingegnere, lo strutturista, lo specialista dei materiali, l’esperto di bioclimatica: tutti hanno messo a disposizione le proprie conoscenze per unirle e inglobarle in un unico modello.

Perché costruire un edificio, realizzandone il progetto da zero, è come risolvere un puzzle: ogni pezzo deve incastrarsi insieme, ciascuno con la medesima importanza. Ecco allora il vero insegnamento: ogni idea e ogni soluzione ha lo stesso valore nel creare qualcosa di vero, nuovo, innovativo e tecnologico.

Solar Decathlon è un concorso che premia la casa migliore, Si potrebbe pensare a una sfida tra università. Ma non è così: la sfida, questi ragazzi, l’hanno già vinta. Hanno saputo lavorare tutti insieme, hanno saputo confrontarsi, sono stati in grado di imparare gli uni dagli altri e insieme hanno creato un bene comune: la casa che produce più energia di quanta ne consumi, costruita con materiali naturali, riciclabili, dotata di soluzioni in grado di sfruttare il sole per ogni esigenza. Una casa che non è solo un prototipo, ma che può essere sviluppata e utilizzata nelle città. Un primo grande passo tangibile verso le Smart City. E’ difficile scegliere ed individuare la soluzione più giusta, quella più adatta. E’ vero ci sono dei criteri oggettivi e misurabili…Ma a mio avviso – quest’anno – quello che premia è l’idea del sociale, del condividere, di costruire velocemente dopo un’emergenza (un terremoto…)…e quello di conservare ma migliorare.





1 commento:

  1. Articolo veramente interessante e le innovazioni nella costruzione delle case intelligenti fa sperare in un futuro meno inquinato e più rispettoso per l'ambiente.
    Leonardo

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