venerdì 15 gennaio 2016

Risotto al Castelmagno, uva bianca e speck

In questo periodo dell'anno si riesce a trovare facilmente il formaggio Castelmagno, tipico delle zone del cuneese. A Milano si trova quasi solo nel periodo delle feste grazie ai tantissimo mercatini presenti nelle diverse piazze della città fino all'Epifania. Per fortuna è un formaggio che dura diverse settimane senza problemi.


Oggi l'ho accostato al dolce dell'uva e alla croccantezza dello speck. Il risultato mi ha soddisfatto.

Ecco gli ingredienti per due persone:

  • 120 grammi di riso superfino (io uso la qualità Elba, ma va benissimo un Baldo o un Arborio)
  • 1 scalogno
  • 1 cucchiaio d'olio extravergine d'oliva
  • 1 bicchiere di vino bianco (ho usato un Prosecco di Valdobbiadene)
  • 50 grammi di speck a fiammifero
  • 10 acini di uva bianca + 4 per decorare
  • 40 grammi di Castelmagno sbriciolato
  • 1 litro di brodo vegetale
  • pepe rosa

Tagliare a metà gli acini di uva e togliere i semi.

In una padella antiaderente far saltare la speck a fiammifero in modo che diventi croccante.

Tritare finemente lo scalogno e farlo stufare dolcemente con un cucchiaio di olio.
Aggiungere il riso e far tostare, sfumare con il vino bianco e successivamente allungare con brodo vegetale.

Far cuocere il risotto alla maniera tradizionale per 10 minuti, aggiungere l'uva e far cuocere per altri 5 minuti.

Spegnere il fuoco, mantecare con il Castelmagno e aggiungere lo speck croccante e una spolverata di pepe rosa.

Lasciare riposare il risotto altri 2 minuti nella pentola prima di impiattare.

Servire completando con gli acini d'uva.



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