mercoledì 15 febbraio 2017

Hveravellir: connubio tra meraviglia e paura

Concrezioni multicolori, sorgenti calde, vapori, bolle di lava, pozze che ribollono questo è ciò che potete vedere a Hveravellir, un’area geotermale situata 20 km a sud di Husavik (Islanda) raggiungibile nel periodo estivo tramite la pista Kjölur (la strada numero 35) che attraversa in 237 Km gli altipiani islandesi da nord a sud.

In lontananza si vedono vapori salire al cielo e l’aria presenta un forte odore di zolfo …poco più in là una piscina naturale di acqua calda dove è possibile fare il bagno.

L'area geotermica presenta una gran quantità di sorgenti calde, e bolle multicolori e un piccolo cono biancastro che emette un getto di vapore che sibila ininterrottamente. Il rumore è lo stesso di una pentola a pressione che sfiata.

Passeggiando in questa natura che ti stordisce ad ogni passo, vieni investito da nuvole di vapori caldi e puzzolenti che preannunciano nuove meraviglie da scoprire.

Qui esistono 3 percorsi segnalati, uno da circa due ore e altri due decisamente più lunghi ma non troppo faticosi. Una prima parte del percorso è su una passerella, poi ci sono dei piccoli paletti colorati che indicano il percorso.

La natura in Islanda non è mai monotona e si presenta in maniere sempre diverse e particolari nonostante siamo in una zona desertica.  Purtroppo è difficile da spiegare, bisogna solo viverla e spero che queste foto siano in grado di dare valore a questo luogo incantato, affascinante e allo stesso tempo spaventoso.

Se ti fermi riesci a percepire un silenzio assoluto che avvolge e fa pensare quanto la natura possa essere misteriosa e avvincente, ma anche distruttiva e imprevedibile, amica e nemica.


Gli islandesi hanno imparato a sfruttare il buono della natura e le cicatrici che la terra ha procurato, infatti la cittadina di Husavik riceve acqua calda per il riscaldamento già nel 1970.

Le acque si formano, presso la sorgente, a una temperatura di 100° C e arrivavano alla città a circa 75° C, per azione della forza di gravità, attraverso un condotto sotterraneo.

Ora viene anche utilizzata per scaldare le serre e le fattorie del distretto, e come acqua potabile poiché è purissima e può essere immediatamente utilizzata.




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