martedì 15 settembre 2015

Le grotte di scorrimento lavico in Islanda

Ho passato la scorsa estate a girare in lungo e in largo per l'Islanda. Ci sono già stata una dozzina di anni fa, ma è incredibile come questo paese riesca a strabiliare ogni volta per le sue caratteristiche.
Nasce grazie a incredibili cataclismi, in un punto della crosta terrestre si spacca e lascia fuoriuscire roccia fusa. Ancora oggi, con i suoi 184 vulcani attivi, l'Islanda sta mutando.

Tra le formazioni più recenti ci sono le grotte di scorrimento lavico. Sì, sono esattamente quello che state pensando: lunghi tunnel nei quali un tempo scorreva la roccia fusa!

Ho visitato Vidgelmir, nei pressi di Borgarnes: si tratta di un tunnel che si snoda per un paio di chilometri sotto la superficie islandese. Questi tunnel si formano grazie al raffreddamento della parte superficiale di una colata lavica - che diventa solida roccia - lasciando scorrere al di sotto quella ancora fluida. Una volta esaurita l'eruzione, la lava restante continua a scorrere lasciando dietro di sé una vera e propria galleria!
Vidgelmir è stata scoperta nel 1750, anche se alcuni ritrovamenti lasciano pensare che venisse usata in epoche ben più antiche, attorno all'anno 900 AC (dopotutto a quei tempi una grotta ancora tiepida era una meraviglia nel freddo ambiente islandese!).
Oggi qui dentro si mantiene una temperatura costante di circa zero gradi, estate e inverno, giorno e notte. Per questo il ghiaccio che si forma al suo interno tende a mantenersi stabile: le stalattiti e le stalagmiti di acqua congelata qui a fianco difficilmente si sciolgono del tutto, e quelle che lo fanno si riformano l'inverno successivo per via dell'acqua sovrastante che filtra sempre dai medesimi punti.

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