venerdì 23 gennaio 2015

L'energia cresce in giardino

La filosofia del sostenibile deve garantire che anche i materiali siano il più possibile sostenibili al fine di non stressare l'ambiente circostante.
Questo il pensiero dell'amministratore delegato di Kwb, un'azienda che produce caldaie per produrre energia da biomassa, situata nel sud della Stiria, a St. Margarethen/Raab. Per far comprendere questo concetto ha creato il primo giardino energetico d'Europa che occupa una superficie di 23.000 m2. I visitatori possono imparare tutto sulle numerose specie di piante energetiche presenti, sulle possibilità di coltivazione in campo e sullo sfruttamento come combustibili.

L’obiettivo è avere il 100% di energia rinnovabile. La crescente richiesta di energia non può però essere soddisfatta esclusivamente con l’utilizzo di risorse provenienti dalle foreste locali, è necessario un modello di gestione agricola che si basa sul paesaggio, sui cambiamenti climatici e il conseguente manifestarsi di condizioni climatiche estreme, sulla biodiversità e sulla conservazione delle diverse tipologie di piante e arbusti. Inoltre, è molto importante favorire la formazione di humus per aumentare la capacità del terreno di trattenere l’acqua e gli elementi nutritivi utili alle piante.
In quest'area della Stiria è stata praticata per circa 30 anni la monocoltura di mais. Nel giardino energetico si è pensato di rappresentare molte possibili colture energetiche: legno per energia a crescita rapida, coltura agro-forestale, piante da foraggio, superficie prativa, piante oleaginose e colture alternative.
Il legno per energia è una coltura agricola perenne, caratterizzata da una crescita rapida e da un’elevata resa in biomassa. Tipi di legno utilizzati per produrre energia sono il salice, il pioppo, l'ontano e l'acacia.

Questo tipo di piante legnose sono piantate una volta ma raccolte più di una: il periodo di rotazione, ovvero il tempo tra un raccolto e l'altro, varia dai 2 ai 15 anni, per un massimo di 20-25 anni. Al termine di questo periodo le zone a rotazione breve sono riutilizzate come terreni agricoli con l'utilizzo di macchinari convenzionali.
I sistemi agro-forestali permettono la coesistenza di piante legnose perenni e colture agricole annuali. Consentono, inoltre, l’allevamento di animali nella stessa area. Attraverso la coltura agroforestale si ha una riduzione del deflusso, la formazione di un’efficace protezione per il vento, un miglioramento del microclima, dell'acqua e dei fattori nutritivi attraverso le profondità diverse delle radici delle piante oltre che una conservazione più duratura della CO2 nel terreno.
Ricavare energia da piante lignee ed erbacee a crescita rapida è un tema molto attuale a causa dei prezzi del petrolio. Molte persone non sono ancora a conoscenza delle enormi possibilità presente, ad esempio che i pioppi coltivati su una superficie di un ettaro all'anno producono tanta energia termica quanto 7.500 litri di olio combustibile o 15.000 kg di pellet.

In questo modo  è possibile apprezzare cosa si ottiene da ogni tipologia di vegetale, Alcune piante hanno anche funzioni diverse: è possibile produrre prima l'olio oppure si possono creare tessuti... solo successivamente gli scarti vengono utilizzati per produrre energia.
Sostenibile significa energia per la vita  e quindi per la sopravvivenza dell'uomo, degli animali, della terra e garantire così un modo di vivere migliore.



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