martedì 6 gennaio 2015

Focaccia dolce della befana

"La befana vien di notte con le scarpe tutte rotte porta un sacco pieno di doni da regalare ai bimbi buoni". Questa è una delle filastrocche sulla Befana, ce ne sono tante altre, ma quello che è certo è che è l'ultimo giorno di festa.

Secondo la tradizione, è una donna molto anziana che vola su una logora scopa, per fare visita ai bambini nella notte tra il 5 e il 6 gennaio (la notte dell'Epifania) e riempire le calze con dolci, cioccolato, caramelle, frutta secca se si è buoni, o con il carbone se si è cattivi.
Io ho sempre avuto una calza con pochissimi dolci in quanto allergica a cioccolato e cacao, ma la nonna mi faceva trovare la focaccia dolce della Befana. O, meglio, "la fugassa dossa d'la befana". Scusatemi per come è scritto, ma io non so il dialetto piemontese e ciò che mi ricordo è solo la pronuncia di mia nonna.
Mia nonna era solita dire che bisognava realizzarlo con ciò che era rimasto dalle feste, poiché come la befana porta via le feste, il dolce porta via le cose buone.
Quindi per prima cosa mia nonna radunava in un piatto albicocche secche, fichi secchi, frutta candita, frutta secca...
Questa focaccia dolce non ha quindi una ricetta precisa poiché alla pasta base - che somiglia a un pan brioche - aggiungeva ciò che rimaneva in casa.
Per questo certi anni la focaccia aveva le noci e le mandorle, mentre altre volte ciliegie candite e uvetta. Ogni anno quindi era una sorpresa. Ma in ogni caso era una festa, poiché questa focaccia era grande, bella, morbida, ricca e profumava sempre d'arancia.
Ecco: la scorza grattugiata dell'arancia non mancava mai, e il suo profumo inconfondibile permeava tutta la casa di nonna.
Tuttora la utilizzo tantissimo dato che mi ricorda la mia infanzia.
Dalla nonna i dolci c'erano sempre, li faceva apposta per la merenda e poi tutte le domeniche.

So per certo che questa è una ricetta della tradizione piemontese, poiché mia nonna mi diceva che la mangiava già da bambina. Mi ha lasciato la ricetta che ora propongo a voi, io ho messo le ciliegie, le albicocche, l'uvetta, le noci e le mandorle perché questo è ciò che è rimasto dal periodo natalizio, ma è possibile mettere ciò che si preferisce.

E' ideale a merenda e a colazione, ma è sicuramente un peccato prepararla solo per il giorno della Befana.

Ecco gli ingredienti:

  • 250 grammi di farina manitoba
  • 250 grammi di farina 00
  • 1 bustina di lievito di birra
  • 60 grammi di zucchero
  • 150 ml di latte tiepido
  • 2 uova grandi e 1 tuorlo
  • 80 grammi di burro
  • 1 cucchiaino di sale
  • 1,5 cucchiai di miele millefiori (o di arancio se preferite)
  • scorza grattugiata di un'arancia
  • 8 albicocche secche
  • 40 grammi di uvetta
  • 14-16 ciliegie candite
  • 4 noci
  • 20 grammi di mandorle a lamelle
  • granella di zucchero
Prima di cominciare l'impasto del dolce, mettere l'uvetta nell'acqua e tagliare albicocche e ciliegie a pezzi e rompere le noci.
Una volta che l'uvetta è diventata morbida è necessario asciugarla.

Per prima cosa sciogliere il lievito nel latte tiepido con il miele (serve per aiutare la lievitazione).
Successivamente aggiungere le farine, lo zucchero, il burro sciolto e 2 uova intere sbattute. Solo alla fine il sale.
Impastare energicamente per incorporare tutti gli ingredienti. E' possibile utilizzare un impastatore per agevolare il processo. 
Dopo una decina di minuti aggiungere la scorza grattugiata dell'arancia, i pezzetti di albicocca, le ciliegie, le noci, le mandorle a lamelle e l'uvetta.

E' necessario lavorare la pasta parecchio per riuscire ad aggiungere tutti gli ingredienti. Una volta ottenuta una palla elastica, è necessario farla lievitare per almeno 2 ore in una ciotola coperta da pellicola trasparente.

A questo punto riprendere la palla, spolverarla con un pizzico di farina e stenderla con l'aiuto di un mattarello, proprio come si fa con la pizza. Quando si è ottenuto un bel disco spesso circa 2,5 centimetri praticare 16 tagli preservando il centro.

A questo punto accavallare due strisce e creare delle specie di trecce. Procedere con tutti gli spicchi e alla fine otterrete un sole con 8 spicchi... o, come diceva mia nonna, una bella margherita.



In una ciotola sbattere il tuorlo d'uovo con 1 cucchiaio di latte e spennellare la focaccia dolce usando metà del composto. Porre a lievitare per un'altra ora nel forno spento, in modo da non far prendere all'impasto correnti d'aria fredda.

Prima di infornare spennellare con l'uovo rimanente e cospargere di granella.


Cuocere a 170 gradi per circa 25 minuti. Se scurisce troppo, dopo 15 minuti coprire con l'alluminio.

Una volta cotta lasciare raffreddare su una griglia. 





















 ... e buona Befana a tutti!



#befanagolosa

1 commento:

  1. Ho dovuto smettere di leggere e correre a mangiare un dolcetto.. anche se purtroppo non reggerebbe il confronto :-). Fiorenzo

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