giovedì 7 aprile 2016

Il Tower Bridge in tutto il suo splendore

Dopo tantissimi anni – troppi direi – sono tornata a Londra. Londra è una delle città che ho amato di più da ragazzina e devo dire che anche questa volta non mi ha delusa anzi…
È una delle capitali europee dove potrei trasferirmi senza alcun rimpianto per l’Italia.


Vi chiederete: e per quanto riguarda la cucina? È vero la cucina italiana manca sempre a tutti, ma siccome si trova di tutto nei supermercati, nelle botteghe, non c’è problema e basta cucinare delle buone ricette italiane.

Ovviamente ci sono classici luoghi e icone che non ci si stanca mai di ammirare: il Big Ben, il cambio della guardia, Portobello’s road, gli autobus rossi a due piani e lui il mitico Tower Bridge!

È vero è cambiata Londra in questi anni poiché anche qui la modernità di grattacieli e palazzi ha conquistato la città, ma l’anima londinese resta e la si trova in tantissimi quartieri, vie, angoli della città.

Anche il Tower Bridge è cambiato grazie alla nuova vernice anticorrosiva che l’ha riportato ad antichi splendori, a un’illuminazione che ne esalta e accentua le linee geometriche e rigorose e a un pavimento in vetro che permette di ammirare le acque del Tamigi, le auto e i passanti sulla parte inferiore del ponte.

Il ponte mobile è lungo circa 244 con due torri alte 65 m costruite su pilastri. Il meccanismo che permette al ponte di sollevarsi fa in modo che le due piattaforme si aprano fino a formare un angolo di 83° che consente al traffico fluviale di oltrepassare il ponte.

300 gradini permettono di scalare la torre e raggiungere la cima. Se pensate siano troppi, niente paura c’è anche l’ascensore.

Le due campate laterali sono ponti sospesi, lunghe 82 metri (ognuna) con le aste di sospensione ancorate in parte ai pilastri e in parte collocate in punti strategici uniti alle passerelle superiori al ponte.

Il ponte vittoriano - costruito tra il 1886 e 1894 – è diventato presto uno dei simboli della capitale britannica.

Il ponte ospita The Tower Bridge Exhibition, un museo che ne illustra la storia, la costruzione, i progetti ed è possibile vedere anche il motore a vapore che costituì la fonte di energia del meccanismo di apertura fino al 1976, quando il sistema venne elettrificato.




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