Nella tradizione della mia famiglia, la nonna preparava oltre alle nuvole di carnevale (qui la ricetta) preparava le chiacchiere o meglio le “gale” (in piemontese fiocco, nastro) poiché sono realizzate a forma di piccoli fiocchi.
Quando ero piccola festeggiavo l’ultimo giorno di Carnevale con il nonno Vittorio andando a vedere la sfilata dei carri allegorici che percorreva le vie principali di Vercelli. Da tradizione, insieme ai coriandoli venivano lanciate le caramelle e noi bambini facevamo a gara per raccoglierne il più possibile. Il bello che io non ho mai mangiato le caramelle, ma ho sempre fatto di tutto per riempire il sacchetto.
Quando tornavo a casa venivo accolta da un bellissimo vassoio pieno di fiocchi profumati al limone e ricoperti da una nuvola di zucchero a velo.
Oggi - tra i biglietti e i foglietti lasciati dalla nonna con gli appunti delle sue ricette – ho deciso di dedicare a tutti i miei lettori, a voi che mi leggete e mi seguite, la ricetta originale delle “gale” della mia nonna Lina.
Ingredienti:
- 250 grammi di farina 00
- 30 grammi di strutto
- 1 uovo grande
- 3 cucchiai di zucchero
- mezza bustina di lievito per dolci
- scorza grattugiata di un limone
- 3 cucchiai di latte
- 2 cucchiai di vino bianco (sostituibili con il latte)
- un pizzico di sale
- olio di arachide per friggere
E’ possibile realizzarle sia con l’impastatrice sia a mano, io oggi ho impastato a mano.
Sciogliere lo strutto e tenerlo da parte. Potete anche usare il burro, ma lo strutto ha il vantaggio che non dà assolutamente gusto e permette in frittura di rendere più friabili le chiacchiere.
In una ciotola mescolare la farina con lo zucchero, il lievito e un pizzico di sale; aggiungere la scorza grattugiata del limone. Aggiungere lo strutto sciolto, l’uovo leggermente sbattuto e cominciare a mescolare. Aggiungere il latte e il vino e impastare fino a ottenere un panetto omogeneo ed elastico. Ci vogliono circa 5 minuti.
Una volta ottenuto il panetto, lasciarlo riposare un’oretta avvolto nella pellicola trasparente.
Riprendere la pasta e stenderla sottilmente. Io ho usato la macchina per la pasta che uso per le lasagne, in questo modo ho ottenuto delle belle sfoglie sottili.
A questo punto basta tagliarle e friggerle in olio bollente.
Io con una rotella dentellata ho fatto tante strisce e le ho annodate proprio per realizzare dei fiocchi e ottenere le “gale” della mia infanzia. Ma se volete delle classiche chiacchiere potete tagliarle a rombi o a quadrati, o semplicemente a strisce.
Una volta fritte posarle su carta per fritti per far assorbire l’olio in eccesso.
Quando sono fredde spolverizzare con zucchero a velo. Io ho utilizzato uno zucchero a velo aromatizzato al limone per accentuarne il gusto.
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