Mi piace parlare di cibo su Viaggio di Gusto: generalmente lo faccio attraverso le ricette, ma oggi ho sotto mano le statistiche ISTAT relative ai consumi delle famiglie italiane nel 2014. C’è una voce molto interessante legata alla spesa pro capite per il cibo.
In Italia, ad esempio, le famiglie spendono mediamente 436 euro al mese per il cibo: un valore non altissimo ma nemmeno basso, che indica come l’interesse verso gli alimenti rimanga elevato. In termini percentuali, si tratta (sempre in media) del 14% del budget a disposizione: per fare un raffronto, Francia e Giappone si fermano al 13%, la Corea del Sud al 12, la Germania addirittura al 10%.
Non è sempre chiaro se sia una questione di spesa bassa o di budget alto, ma negli Stati Uniti questo valore è pari al 6,5% (viceversa in Pakistan è addirittura del 41%, ovviamente dettato da un reddito decisamente più contenuto).
È aumentata la spesa per i piatti pronti (abbiamo sempre meno tempo per cucinare, in effetti), ma anche quella destinata a ristoranti e pizzerie!
Io sono leggermente sotto la media: sto attenta a non sprecare il cibo (non sempre ci riesco, ma almeno ci provo), compro quello che mi piace e non disdegno qualche prodotto “a basso costo” (ma non di bassa qualità!).
Insomma, l’impatto della spesa per il cibo è relativa in base al paese e al relativo reddito dei singoli individui, ma rappresenta ancora una fetta importante della nostra spesa: l’ideale sarebbe evitare gli sprechi, e in questo senso sta arrivando un messaggio forte da EXPO attraverso la Carta di Milano.
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