Già, perché mentre organizzavo il viaggio da casa mi sono informata e ho trovato molte foto di Yellowstone in rete. Tutte con colori strabilianti, che per certi versi sembravano un po' artificiali. "Vuoi vedere che qui ci hanno dato dentro con Photoshop?" mi sono detta.
Poi ho visto il parco di persona, e sono rimasta senza fiato. Altro che Photoshop! Qui è la natura l'artefice di simili bellezze!
Ovviamente è stata una gradita sorpresa: i parchi americani sono mediamente molto belli, ma ci sono alcune eccezioni (come appunto Yellowstone) dove si toccano livelli di assoluta eccellenza!
Non è un caso, infatti, che sia stato il primo a essere nominato parco nazionale americano (nel 1872); inoltre, è veramente grande: si estende per 9.000 km quadrati!
Una delle caratteristiche che lo rendono famoso è l'attività geotermale: Yellowstone è infatti la parte superficiale di un cosiddetto supervulcano, una struttura composta da una caldera magmatica situata in profondità che, anziché eruttare, trasferisce parte del calore in superficie proprio attraverso l'acqua scaldata a centinaia di gradi!
Ne è un esempio l'Old Faithful, un geyser che erutta ogni 65 minuti (da qui il nome Vecchio Fedele: ci si può quasi regolare l'orologio!) a una altezza massima di 55 metri.
Non è ovviamente l'unico geyser presente nel parco: sono centinaia (probabilmente migliaia) le bocche che eruttano acqua, gas e rocce.
Sono presenti anche veri e propri laghi di fango bollente, dove acqua e terra si mischiano e danno vita a calderoni dove i gas si fanno largo attraverso la fanghiglia.
Purtroppo, ma questo fa parte dell'ordine naturale degli eventi, nel 1988 un vasto incendio distrusse circa un terzo del parco, causando gravi danni che ancora oggi sono visibili in molti punti.
Per finire, Yellowstone è presente nella memoria di molti di noi con un altro nome: Jellystone. E' qui infatti che Hanna & Barbera hanno ambientato le avventure dell'orso Yoghi, del suo amico Bubu e del Ranger Smith.
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